Letterato e filosofo italiano. Membro del Consiglio dei Dieci, prese parte
attiva alla vita politica di Venezia. Scrisse:
Istrumento et via inventrice
degli antichi, in cui precorse Leibniz e Bacone;
Discorso dei governi
civili a messer Girolamo Veniero, una raccolta di 36 novelle ad imitazione
del Boccaccio (Venezia 1525-1585).